Se c'è
una cosa che mi fa impazzire, soprattutto in ambito letterario, sono
le mode: mandrie di lettori che vanno tutti nella stessa direzione,
quando uno dice che un libro è bello, gli altri vanno tutti a
comprarlo. La moda finisce, forse, quando ormai lo hanno letto tutti
e il caso letterario X viene sostituito da quello Y. Negli ultimi
tempi, ad esempio, ho notato come tutti siano andati a leggere in
massa La verità sul caso Harry Quebert di Joël
Dicker, Stoner di John
Williams, o, ancora prima, i libri di Khaled Hosseini. Mode concluse,
queste. Una che invece resta viva è quella per Bukowski, ultimamente
troppo, troppo, inflazionato e usato sostanzialmente per cercare
frasi da appioppare ad immagini, con cui non hanno nessun
collegamento logico, che verranno pubblicate su Facebook da
tredicenni in crisi adolescenziale. A me dispiace per quelli che non
possono beneficiare delle mode per essere conosciuti meglio, come
David Grossman, perché obiettivamente sono complicati da leggere e
non sono per tutti.
Ma la
tendenza più stupefacente, oggi, è quella della letteratura
erotica.
Allora,
io non seguo le mode per principio, ma dato che sono una lettrice
curiosa, concluso il periodo caldo, voglio capirci di più. In questo
caso mi sono andata a leggere la trilogia delle Cinquanta
sfumature. Per parlare di una cosa, nel bene o nel male, devi
conoscerla, mi hanno insegnato. E io faccio sempre così.
Che il
tempo impiegato per leggere quei tre libri avrei potuto usarlo
meglio, lo sapevo già fin dall'inizio, ma mi sono trovata davanti a
qualcosa di clamoroso, mi si è aperto un mondo, considerato che la
cosa più "hot" che avessi mai letto, fino a quel momento,
era L'amante di Lady Chatterley di D. H. Lawrence, in cui la
povera Connie, avendo un marito disabile, se la faceva col
guardiacaccia. A parte alcuni passaggi che hanno sconvolto la mia
candida mente di diciassettenne NON smaliziata, era un signor
romanzo. Qui, invece, per chi non lo sapesse, i personaggi principali
sono Anastasia "Chiamami-Ana" Steele e Christian
"so-figo-so-bono" Grey: lei (all'inizio della storia) è
una laureanda che si trova a dover intervistare lui, il ricchissimo e
potentissimo Grey, perché la sua amichetta pseudogiornalista è
malata. Ana non riesce a sostenere lo sguardo di lui, arrossisce e
avvampa; Christian fa il bel tenebroso e dopo questo primo incontro
praticamente si fa trovare ovunque lei capiti. Ovviamente, pure se si
sono visti mezza volta, è scattato il colpo di fulmine e decidono di
provare ad avere una storia, ma... c'è un problema: a lui piacciono
le cose strane (leggi "sadomaso-che-poi-proprio-sadomaso-non-è")
e lei deve firmare un contratto in cui dichiara di non dire niente a
nessuno, di accettare questo e quest'altro, e via dicendo.
Ora,
voi donne normali, che vi trovate davanti uno che vi vuole legare
come un salame, bendarvi e torturarvi con ogni aggeggio possibile e
immaginabile, che cosa fate? So qual è la vostra risposta e sono
d'accordo con voi. Ma Ana no, lei sta al gioco. E a quel punto, se
andate avanti nella lettura di queste fetecchie imparerete a che
servono
le palline d'argento, che il
dilatatore non è soltanto
quello che usa il chirurgo cardiotoracico per tenere aperta la
voragine che vi fa col bisturi, e quale altra accezione ha la
croce di Sant'Andrea. Qualora non lo sapeste già, ça va sans dire.
A
parte il fatto che i tre libri sono palesemente scritti male e che
forse il meno brutto dei tre è il terzo (c'è più azione: un pazzo
fa un po' di macelli e qualcuno rischia la vita, ma finisce tutto
bene e si sposano), devo dire di non aver capito le ragioni di questo
successo mondiale. La popolazione femminile dell'intero globo è
letteralmente impazzita per questa storia assurda e io, da membro
della categoria, non riesco a capire perché. È ovvio che piacerebbe
a tutte incontrare un uomo ricchissimo, che non ci faccia mancare
niente, che abbia il suo aereo privato (sperando che non sia come
quel Charlie Tango che quasi ammazza Grey), che acquisti per noi la
società per cui vogliamo lavorare e che magari ci metta pure a capo
di essa. Ma tutto ciò è matematicamente impossibile. Quindi,
l'unica interpretazione che mi resta da dare è questa: le donne di
oggi hanno desideri nascosti che neanche immaginiamo. E credo di
averci preso, perché, infatti, la letteratura erotica è stata ormai
sdoganata e di titoli ne troviamo a bizzeffe. Ad esempio:
Io
ti guardo, Io ti sento e Io ti voglio di Irene Cao
Una
particolare specie di tentazione e Una particolare specie di
attrazione di Savanna Fox
Quello
che mi lega a te e Quello che mi piace di te di
Beth Kery
Incontri
proibiti. La passione, Incontri proibiti. La tentazione e
Incontri proibiti. La seduzione di Indigo Bloom
A
nudo per te, Riflessi di te e Nel profondo di te
di Sylvia Day
Eccetera,
eccetera. Comunque, 'ste cose vanno a ruba, questo è il concetto.
Donne,
ma davvero siete attratte da cotanta oscenità? Posso capire che
magari la vostra vita coniugale non vi soddisfi troppo, ma
desiderereste davvero essere legate, bendate e costrette a fare cose
strane da un megalomane con manie da dominatore? Come siamo arrivate
a tanto? Quasi quasi mi consola sapere di quella signora (che
conosco, ma mi è stato raccontato da una terza persona) che ha letto
le Sfumature e non ha capito di cosa parlassero. Ce ne vuole,
per non capire, eh, ma forse avrei preferito non capire nulla
anch'io.
Questo
è il modo in cui la vera letteratura piano piano sparisce in favore
di cose che attraggono solo perché hanno il sapore del proibito. Una
volta, per sognare quello che ci mancava, leggevamo Orgoglio e
Pregiudizio, con quel
gran signore che è Mr. Darcy, Madame Bovary, che poveretta
cerca la felicità e non la trova, o romanzi che avevano uno
spessore. Ma così proprio non va, care donne, no!
A
questo punto più che sfumate sembriamo davvero fumate!
[Letture alternative consigliate: Cinquanta sbavature di Gigio e Cinquanta smagliature di Gina, di Rossella Calabrò]