lunedì 12 giugno 2023

sabato 1 gennaio 2022

OROSCOPO 2022

ARIETE

Siete determinati ma anche testardi: non imparate mai dagli errori. Ma di questi tempi va di moda non imparare dagli errori. E voi amate seguire la moda. 
La Luna consiglia un tampone. 

TORO 

Avete affrontato la campagna vaccinale con saggezza e calma. Molta calma. Ma adesso il toro che è in voi si è incazzato. 
Giove consiglia di fare scorta di libri, film e videogiochi in caso di nuovo lockdown. 

GEMELLI 

I Gemelli sono famosi per la loro intelligenza. Il problema è che i vostri interlocutori non sempre sono famosi per la propria. Saturno consiglia una pallina antistress. 

CANCRO

L'influenza di Mercurio si farà sentire, mettendo a frutto le lenticchie mangiate a Capodanno: in arrivo soldi o un trofeo alla gara di mangiatori di lenticchie. 

LEONE 

L'astinenza da vita sociale si fa sentire. I webinar non vi danno gli stessi brividi di appuntamenti e riunioni. 
La Luna consiglia di seguire un corso in digital marketing. 

VERGINE 

Ascoltare per anni i problemi degli altri vi ha portato a sviluppare doti di ascolto e pazienza. 

È

 il momento buono per prendere una Laurea in Psicologia. Mercurio vi farebbe da relatore. 

BILANCIA 

Grazie all'influenza di Marte e del Sole riuscite ad avere una visione ampia e chiara del mondo intorno a voi. Ma non è uno spettacolo esaltante. 
La Luna consiglia uno Xanax. 

SCORPIONE

Avete litigato con il vostro ascendente, che ora visualizza e non risponde. Urano cerca di mettere una buona parola, Mercurio consiglia di concentrarvi sulla carriera e ignorare tutti, ma Mercurio è fatto così. 

SAGITTARIO 

Ce l'avete messa tutta nel 2021,ed è stato un casino. Quest'anno Giove consiglia di prendervela comoda e andarvi a prendere una birra con lui. 

CAPRICORNO

State valutando di richiamare l'ex. Venere vi sconsiglia di farlo. E Venere ne sa più di voi di questioni di cuore. 

ACQUARIO 

Il vostro entusiasmo e la vostra energia vi rendono capaci di superare gli ostacoli e lanciarvi in nuovi progetti, potreste usufruire di un bonus. Mercurio consiglia di rivolgervi a un buon architetto.

PESCI

Vi manca l'estate. Quella vera, senza mascherine e distanziamenti. Ma non abbattetevi, Nettuno è dalla vostra parte. La situazione migliorerà. 

venerdì 31 dicembre 2021

PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO - EDIZIONE 2022

Il 2021 ci saluta con una carrellata di successi sportivi per l'Italia e con una marea di cose da fare nel 2022.
Per chi si fosse ritrovato all'ultimo con la lista dei propositi per il nuovo anno e cercasse spunti, eccone qualcuno in regalo, come già avvenuto in passato su Altrapagina.

1 - Non preoccuparsi troppo di fare scorta di mascherine, di tamponi, fare scorta di scorte, etc.

La situazione cambia ogni giorno, è un fatto. Il must per il 2022 non è la mascherina personalizzata ma la farmacia personale. 

2 - Smettere di usare la parola Resilienza

O almeno cercarne il significato sul dizionario. È una di quelle parole usate per sembrare intelligenti, di moda nel 2021. Per il 2022 conviene puntare su "edulcorare" e "pleonasmo".

3 - Smetterla con i selfie post vaccino. 

Arrivati alla terza dose, chi vi conosce ormai sa che siete vaccinati. Tranquilli. 

4 - Investire sui cosmetici per il viso. 

Le mascherine cominciano a rovinare la pelle. 

5 - Lavorare di più. 

Possibilmente in smart working. 

06 - Smettere di essere positivi

In senso medico-sanitario. 

07 - Ritornare ad essere positivi

In senso emotivo. 

08 - Smetterla di proclamare ogni nuova serie la serie dell'anno

Non sono le serie ad essere belle, siamo noi che passiamo più tempo a casa

08bis - Smetterla di spoilerare le serie via social 

Ci sono rimaste solo le serie. Evitiamo di rovinarcele. 

09 - Adottare un cane. 

O un gatto, o un canarino, o un criceto. Da portare a passeggio. Non si sa mai. 

10 - Farsi fare l'oroscopo da uno bravo. 

Non credo serva aggiungere altro. 

Buon Anno! 


martedì 22 settembre 2020

POLTRONE E CAFFÈ

 

Una due giorni di elezioni e votazioni come quella del 20 e 21 settembre non poteva finire in cavalleria, specie in un paese dove è più facile rinviare gli appuntamenti elettorali che l'inizio del campionato di calcio.
Commentatori di compagini diverse si stanno già spendendo in analisi, commenti e considerazioni di varia caratura, quindi in questa sede limitiamoci a qualche umile considerazione.

Cominciamo dal referendum. Il caffè, lo sanno tutti, è bello e pure 'n carcere 'o sanno fà (cit.), ma se deve costarci 345 rappresentanti parlamentari in meno ci si chiede se il prezzo non sia un po' caro. A questo punto solo il tempo potrà dirlo.
Una precisazione: è stato detto più volte detto che l'eventuale "no" doveva avere ad oggetto la riforma, non il Movimento 5 stelle. Vale quindi anche il contrario: la vittoria del sì non costituisce un rafforzamento del Movimento, che può compiacersi del risultato, ma non sperare di scorgere in esso una conferma da parte dell'elettorato. Per tale conferma, occorre andare a elezioni.

In effetti, parlare di elezioni dopo il referendum sarebbe opportuno. L'elettorato ha votato a favore del taglio dei parlamentari avendo sotto gli occhi questo parlamento, non un altro. La Ragion di Stato (con maiuscola d'ordinanza) vorrebbe così.
Non dimentichiamoci, inoltre, che c'è all'orizzonte un'elezione, cui qualcuno ha già accennato e a cui forse in tanti già pensano, quella del Presidente della Repubblica.

Salvini si trova in una posizione delicata, da tempo. Da quando ha cominciato a trasformare la Lega Nord in un progetto politico nazionale. Ha abbandonato pascoli elettorali sicuri per nuove praterie elettorali, più grandi ma anche più affollate. In particolare, la Lega di Salvini si è dovuta confrontare sempre più con Giorgia Meloni. Inoltre, la vecchia Lega non è finita: lo zoccolo duro resiste, trovando in figure come Zaia l'aria della Lega delle origini, quella di Bossi per capirci.
Più che difficile, quella di Salvini è una posizione delicata, che ruota intorno a una scelta: guardare di nuovo ai territori del nord, recuperando la Lega delle origini, o tirare dritto per l'orizzonte nazionale. Regionale o nazionale, questo è il problema. Perché pare che tenere un occhio rivolto a Cristo e uno a S. Giovanni (senza dimenticare il Sacro Cuore di Maria) si stia rivelando difficile.

Zingaretti sembra soddisfatto, perché ha vinto.
Ha vinto nonostante correnti interne al PD favorevoli al "no".
Ha vinto nonostante l'invito di Emiliano al voto disgiunto.
Ha vinto con Vincenzo De Luca come modello vincente.
Ha vinto in Toscana. O ha perso la Ceccardi? O la Ceccardi ha "non vinto"? (semi-cit.).
È vero, il PD di Zingaretti ha vinto, congratulazioni. Ma esattamente cosa ha fatto per vincere? E, soprattutto, cosa intende fare di questa vittoria?

È interessante comunque notare come molti Presidenti abbiano ricevuto una riconferma dagli elettori (Zaia, De Luca, Emiliano, Toti). Sicuramente non sarà un fatto casuale, il loro operato precedente li hai visti raccogliere un notevole consenso.
Ma potrebbe esserci anche altro. Magari, in risposta a un Governo che nasce da troppe alleanze e poche elezioni, i cittadini hanno riposto la propria fiducia nelle autorità locali meritevoli.
Se fosse così, si aprirebbe non una stagione di rafforzamento del governo, ma una di necessaria riflessione da parte dello stesso.

Insomma, spunti di riflessione e chiavi di lettura non mancano, per chi vuole leggere i fatti e riflettere su di essi.

Una cosa è certa: i cittadini sembrano avere più voglia di votare che di bere caffè.

domenica 12 aprile 2020

QUARANTENA QUIZ

Disorientati dalla quarantena? Smaniosi di riprendere a uscire? Rimasti senza lievito?
Se questo periodo vi sta confondendo, ecco un piccolo quiz per riordinare le idee.

Viene comunicato l'inizio della quarantena. Qual è la prima cosa che fai?

a) Trasformi il ripostiglio in un bunker. 
b) Fai la spesa per i prossimi due anni. 
c) Controlli se hai comprato le sigarette. 

Come passi il tempo libero

a) Esercizi con bilancieri fatti con le casse di minerale. 
b) Segui le dirette di Conte. E le repliche. 
c) Da due anni hai una relazione con Netflix. Problema risolto. 

Vai al supermercato a fare la spesa per la quarantena. 

a) Compri cibo liofilizzato. 
     Tanto cibo liofilizzato. 
b) Compri il supermercato. 
c) Compri la maionese e tutto è risolto. 

Mascherina preferita. 

a) Antigas, autografata da Steven Seagal. 
b) Rubi le mascherine chirurgiche a tuo cognato dentista. 
c) Quella usata a Carnevale. Due anni fa. 

Vedi un runner per strada.

a) Lo denunci, sarai l'eroe del condominio. 
b) "È finita, moriremo tutti". 
c) Lo chiami e gli chiedi di andare a comprarti le sigarette. 

Alimentazione da quarantena

a) Pasti pronti, edizione Missione su Marte. 
b) Cucinate e fate dirette. Vi segue anche Cracco. 
c) Ogni giorno preparate pasta col tonno. Ogni giorno vi chiedete come ci siate riusciti.

Motivazione per la certificazione

a) Siete usciti per controllare che nessuno esca. Vi fanno la multa. 
b) Siete usciti per fare la spesa. La dodicesima della giornata.
c) Non uscite dal 2017 perché odiate tutti.

Passatempo preferito per la quarantena

a) Scrivere e-mail alla protezione civile, piene di suggerimenti non richiesti.
b) Seguire le dirette del Governo, poi le repliche, infine le rettifiche.
c) Fare quiz su Facebook.

Non avete un cane. Portate a spasso...

a) ...il carrello del supermercato
b) ...la macchina.
c) ...la vostra seconda personalità.

Serie TV della quarantena

a) La casa di carta
b) La casa di carta
c) La casa di carta


Maggioranza di risposte A
AVVENTURIERO

Rambo è stato un vostro allievo. Uno di quelli scarsi.
Niente vi fa paura: non temete il virus, il lockdown né i tutorial della D'Urso su come lavarsi le mani.
Ma non avete indovinato quanti triangoli c'erano nell'immagine né quante uova possiede il contadino dopo averle regalate alle figlie.
Rimanete umili.

Maggioranza di risposte B
ALLARMISTA

Siete avviliti. Vi sentite abbandonati: dal governo, dal parrucchiere, dal vostro cane, che non accetta di fare pipì più di 27 volte al giorno. Ma non disperate, qualcuno vi è rimasto vicino, il vostro lavoro, che si è evoluto nello smart working, ovvero una cosa faticosa che diventa pure problematica.

Maggioranza di risposte C
FATALISTA

Siete il sale della terra, di questa terra: quella preda della pandemia. Il vostro stile di vita fancazzista, alla fine, ha portato frutto. Non avete combinato nulla e adesso non avete nulla da perdere.
E i tabacchi aperti durante il lockdown sono la prova che questo è il vostro tempo.


lunedì 30 marzo 2020

PASTA AL GUSTO DI CINEMA

Durante la quarantena molti hanno puntato sull’arte culinaria per ingannare il tempo.
Il rapporto degli italiani con la tavola è noto. Forse la pietanza di conforto più popolare è la pasta, immortalata in alcune pellicole che hanno consacrato il rapporto degli italiani con essa.
Ripercorriamo insieme alcune tappe cinematografiche fondamentali, che vi faranno venire subito voglia di fare bollire l’acqua. 

Miseria e nobiltà (1954)




Stiamo parlando della terza trasposizione della commedia scritta da Eduardo Scarpetta nel 1887. Una delle caratteristiche di questa versione è l’iconica scena degli spaghetti, una di quelle introdotte da Totò alla sceneggiatura originale. 

Un americano a Roma (1954)


Nello stesso anno di Miseria e nobiltà esce un altro classico del cinema italiano, Un americano a Roma, diretto da Steno e interpretato da Alberto Sordi. Anche qui viene immortalato un famoso piatto di pasta, quello mangiato da Alberto Sordi dopo aver pronunciato la famosa battuta “Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno...!

.Brutti, sporchi e cattivi (1976)



Film agrodolce da non perdere, con un imponente Nino Manfredi. Si consiglia di vedere il film e di preparare il piatto di pasta gustato dal protagonista Giacinto (Manfredi). Gli ingredienti sono elencati da sua moglie Matilde (Linda Moretti): pasta corta (maccheroni), melanzane fritte, pomodoro, uva passa, pan grattato, noci, pecorino…e un ultimo ingrediente che potrete scoprire guardando il film, così da non gustarvi l’appetito con uno spoiler. 

Una vacanza del cactus (1981)



Gli esperti di commedia all’italiana conoscono Bombolo, al secolo Franco Lechner. 
In questo film il noto caratterista romano si cimenta in cucina, preparando la carbonara a degli entusiasti greci. I puristi osservano che la ricetta proposta non è corretta, perché Bombolo la prepara con la pancetta e non con il guanciale. Frase simbolo della scena è “la carbonara è un sogno.”

Il marchese del Grillo (1981)



Un boccone sfizioso per concludere: il capolavoro di Mario Monicelli, dove Alberto Sordi offre una delle sue interpretazioni più famose. 
Quando il protagonista Onofrio del Grillo (Alberto Sordi) invita a pranzo la cantante francese Olimpia (Caroline Berg), la porta a mangiare una specialità della cucina romana, i rigatoni c’a pajata, ben guardandosi dal dire subito alla ragazza cosa stesse mangiando. 

E con questo elenco di capolavori, culinari e cinematografici, non resta che augurare buon appetito e buona visione. 

Trovate l'articolo pubblicato su pieghedilibri.it
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martedì 14 maggio 2019

DIO NON TI ODIA - Intervista al regista Fabrizio La Monica


Fabrizio La  Monica,bagherese classe 1990, parla oggi del suo secondo lungometraggio ad Altrapagina.
Dopo la maturità classica, inizia la propria formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo, città dove, insieme a Samuele Lindiner e a Ferdinando Gattuccio, fonda nel novembre 2017 la Kàlama Film, casa di produzione cinematografica indipendente.
E' la Kàlama Film a produrre il suo primo lungometraggio Vork and the Beast proiettato a gennaio 2018. E sempre con la Kàlama Film Fabrizio La Monica realizza Dio non ti odia, di cui parliamo più diffusamente con il regista.



Come è nato il soggetto del film?

L'idea mi è venuta alla fine del 2017. 
Avevo da poco finito Vork and the Beast, il mio precedente film. Mi stavo approcciando al cinema del regista Werner Herzog, che ancora conoscevo poco. Iniziai a riscontrare affinità tra lo stile che volevo sviluppare e la poetica del Maestro Herzog. In particolare uno dei suoi film (di cui non posso rivelare il titolo...allarme spolier!) mi ha influenzato molto nella ispirazionedi di Dio non ti odia.
Sempre nello stesso periodo ho letto un romanzo di Stephen King che mi ha anch'esso ispirato, ed anche in questo  caso non posso dirvi il titolo (spoiler)
Ho sia visto il film che letto il romanzo per caso ed entrambi mi sono entrati nell'anima, dandomi l'ispirazione per quella che mesi dopo si sarebbe trasformata in una sceneggiatura, quella di Dio non ti odia.
  
A quale genere lo si vuole ricondurre?

Dio non ti odia è un film drammatico. 
Un film drammatico in costume, con sfumature horror e fantastiche. 
Ma rimane principalmente un'opera ricollegabile al genere drammatico.


Si può suggerire una chiave di lettura al pubblico?

Il film è molto ermetico, caratterizzato dalla presenza di diverse sequenze mute e lunghe scene di viaggio, dove si vuole suscitare la sensazione che i protagonisti vengano "inghiottiti" dalla natura.
Si tratta di un opera molto distante dagli standard cinematografici e televisivi italiani. 
I dialoghi sono molto minimali, i personaggi non hanno nomi. Lo spettatotre deve mantenere costante l'attenzione per immergersi pienamente nella storia che stiamo raccontando, una storia piena di suggestioni sia visive che uditive.

Potreste valutare un proseguimento?

Se si intende un sequel del film, no. E' una storia autonclusiva e così deve restare.

Qual'è il punto di forza dell'opera?

Personalmente spero che il pubblico venga attratto principalmente dall'atmosfera, generata principalmente dalla regia, dalle interpretazioni, dalla colonna sonora e dalla scrittura.
Il film vuole essere un ritorno al gotico italiano, vorrei venisse ricordato per questo.

 Su quali aspetti avresti voluto soffermarti maggiormente?

Trattandosi di un film indipendente ed autofinanziato, il tempo è stato sempre un elemento a nostro sfavore. Aggiusterei qualcosina se potessi tornare indietro? Probabilmente sì, ma devo dire in tutta sincerità che ho avuto piena libertà creativa, insieme a un pieno e costante supporto da parte di tutto il mio team. 



Sono molto soddisfatto del risultato. Ed i primi feedback positivi, ricevuti dal pubblico e dai festival, per i quali siamo in lizza, non possono che farmi piacere.

C'è una filosofia di fondo alla base del progetto?

La filosofia di fondo è stata determinata dai limiti di budget, che finiscono per costituire un'arma a doppio taglio. 
È indubbio che sotto certi punti di vista avere poco budget sia limitante, ma allo stesso tempo l'artista deve mettere in gioco tutto se stesso, oltrepassare i limiti, aggirare i problemi e trasformare gli ostacoli in frecce da scoccare con il proprio arco.
Un regista che stimo moltissimo ha visto il film in anteprima e lo ha definito “un miracolo”, essendo lui conscio dei mezzi e dei limiti della nostra piccola ma agguerrita produzione.

Vogliamo che la Sicilia produca del buon cinema, vogliamo assolutamente discostarci dal genere dei “mafia movie”, stereotipi strabusati e che hanno stufato. 
Crediamo nel nostro lavoro e ci battiamo per portarlo avanti in una terra aspra, ma che merita questo ed altro.