martedì 22 settembre 2020

POLTRONE E CAFFÈ

 

Una due giorni di elezioni e votazioni come quella del 20 e 21 settembre non poteva finire in cavalleria, specie in un paese dove è più facile rinviare gli appuntamenti elettorali che l'inizio del campionato di calcio.
Commentatori di compagini diverse si stanno già spendendo in analisi, commenti e considerazioni di varia caratura, quindi in questa sede limitiamoci a qualche umile considerazione.

Cominciamo dal referendum. Il caffè, lo sanno tutti, è bello e pure 'n carcere 'o sanno fà (cit.), ma se deve costarci 345 rappresentanti parlamentari in meno ci si chiede se il prezzo non sia un po' caro. A questo punto solo il tempo potrà dirlo.
Una precisazione: è stato detto più volte detto che l'eventuale "no" doveva avere ad oggetto la riforma, non il Movimento 5 stelle. Vale quindi anche il contrario: la vittoria del sì non costituisce un rafforzamento del Movimento, che può compiacersi del risultato, ma non sperare di scorgere in esso una conferma da parte dell'elettorato. Per tale conferma, occorre andare a elezioni.

In effetti, parlare di elezioni dopo il referendum sarebbe opportuno. L'elettorato ha votato a favore del taglio dei parlamentari avendo sotto gli occhi questo parlamento, non un altro. La Ragion di Stato (con maiuscola d'ordinanza) vorrebbe così.
Non dimentichiamoci, inoltre, che c'è all'orizzonte un'elezione, cui qualcuno ha già accennato e a cui forse in tanti già pensano, quella del Presidente della Repubblica.

Salvini si trova in una posizione delicata, da tempo. Da quando ha cominciato a trasformare la Lega Nord in un progetto politico nazionale. Ha abbandonato pascoli elettorali sicuri per nuove praterie elettorali, più grandi ma anche più affollate. In particolare, la Lega di Salvini si è dovuta confrontare sempre più con Giorgia Meloni. Inoltre, la vecchia Lega non è finita: lo zoccolo duro resiste, trovando in figure come Zaia l'aria della Lega delle origini, quella di Bossi per capirci.
Più che difficile, quella di Salvini è una posizione delicata, che ruota intorno a una scelta: guardare di nuovo ai territori del nord, recuperando la Lega delle origini, o tirare dritto per l'orizzonte nazionale. Regionale o nazionale, questo è il problema. Perché pare che tenere un occhio rivolto a Cristo e uno a S. Giovanni (senza dimenticare il Sacro Cuore di Maria) si stia rivelando difficile.

Zingaretti sembra soddisfatto, perché ha vinto.
Ha vinto nonostante correnti interne al PD favorevoli al "no".
Ha vinto nonostante l'invito di Emiliano al voto disgiunto.
Ha vinto con Vincenzo De Luca come modello vincente.
Ha vinto in Toscana. O ha perso la Ceccardi? O la Ceccardi ha "non vinto"? (semi-cit.).
È vero, il PD di Zingaretti ha vinto, congratulazioni. Ma esattamente cosa ha fatto per vincere? E, soprattutto, cosa intende fare di questa vittoria?

È interessante comunque notare come molti Presidenti abbiano ricevuto una riconferma dagli elettori (Zaia, De Luca, Emiliano, Toti). Sicuramente non sarà un fatto casuale, il loro operato precedente li hai visti raccogliere un notevole consenso.
Ma potrebbe esserci anche altro. Magari, in risposta a un Governo che nasce da troppe alleanze e poche elezioni, i cittadini hanno riposto la propria fiducia nelle autorità locali meritevoli.
Se fosse così, si aprirebbe non una stagione di rafforzamento del governo, ma una di necessaria riflessione da parte dello stesso.

Insomma, spunti di riflessione e chiavi di lettura non mancano, per chi vuole leggere i fatti e riflettere su di essi.

Una cosa è certa: i cittadini sembrano avere più voglia di votare che di bere caffè.

domenica 12 aprile 2020

QUARANTENA QUIZ

Disorientati dalla quarantena? Smaniosi di riprendere a uscire? Rimasti senza lievito?
Se questo periodo vi sta confondendo, ecco un piccolo quiz per riordinare le idee.

Viene comunicato l'inizio della quarantena. Qual è la prima cosa che fai?

a) Trasformi il ripostiglio in un bunker. 
b) Fai la spesa per i prossimi due anni. 
c) Controlli se hai comprato le sigarette. 

Come passi il tempo libero

a) Esercizi con bilancieri fatti con le casse di minerale. 
b) Segui le dirette di Conte. E le repliche. 
c) Da due anni hai una relazione con Netflix. Problema risolto. 

Vai al supermercato a fare la spesa per la quarantena. 

a) Compri cibo liofilizzato. 
     Tanto cibo liofilizzato. 
b) Compri il supermercato. 
c) Compri la maionese e tutto è risolto. 

Mascherina preferita. 

a) Antigas, autografata da Steven Seagal. 
b) Rubi le mascherine chirurgiche a tuo cognato dentista. 
c) Quella usata a Carnevale. Due anni fa. 

Vedi un runner per strada.

a) Lo denunci, sarai l'eroe del condominio. 
b) "È finita, moriremo tutti". 
c) Lo chiami e gli chiedi di andare a comprarti le sigarette. 

Alimentazione da quarantena

a) Pasti pronti, edizione Missione su Marte. 
b) Cucinate e fate dirette. Vi segue anche Cracco. 
c) Ogni giorno preparate pasta col tonno. Ogni giorno vi chiedete come ci siate riusciti.

Motivazione per la certificazione

a) Siete usciti per controllare che nessuno esca. Vi fanno la multa. 
b) Siete usciti per fare la spesa. La dodicesima della giornata.
c) Non uscite dal 2017 perché odiate tutti.

Passatempo preferito per la quarantena

a) Scrivere e-mail alla protezione civile, piene di suggerimenti non richiesti.
b) Seguire le dirette del Governo, poi le repliche, infine le rettifiche.
c) Fare quiz su Facebook.

Non avete un cane. Portate a spasso...

a) ...il carrello del supermercato
b) ...la macchina.
c) ...la vostra seconda personalità.

Serie TV della quarantena

a) La casa di carta
b) La casa di carta
c) La casa di carta


Maggioranza di risposte A
AVVENTURIERO

Rambo è stato un vostro allievo. Uno di quelli scarsi.
Niente vi fa paura: non temete il virus, il lockdown né i tutorial della D'Urso su come lavarsi le mani.
Ma non avete indovinato quanti triangoli c'erano nell'immagine né quante uova possiede il contadino dopo averle regalate alle figlie.
Rimanete umili.

Maggioranza di risposte B
ALLARMISTA

Siete avviliti. Vi sentite abbandonati: dal governo, dal parrucchiere, dal vostro cane, che non accetta di fare pipì più di 27 volte al giorno. Ma non disperate, qualcuno vi è rimasto vicino, il vostro lavoro, che si è evoluto nello smart working, ovvero una cosa faticosa che diventa pure problematica.

Maggioranza di risposte C
FATALISTA

Siete il sale della terra, di questa terra: quella preda della pandemia. Il vostro stile di vita fancazzista, alla fine, ha portato frutto. Non avete combinato nulla e adesso non avete nulla da perdere.
E i tabacchi aperti durante il lockdown sono la prova che questo è il vostro tempo.


lunedì 30 marzo 2020

PASTA AL GUSTO DI CINEMA

Durante la quarantena molti hanno puntato sull’arte culinaria per ingannare il tempo.
Il rapporto degli italiani con la tavola è noto. Forse la pietanza di conforto più popolare è la pasta, immortalata in alcune pellicole che hanno consacrato il rapporto degli italiani con essa.
Ripercorriamo insieme alcune tappe cinematografiche fondamentali, che vi faranno venire subito voglia di fare bollire l’acqua. 

Miseria e nobiltà (1954)




Stiamo parlando della terza trasposizione della commedia scritta da Eduardo Scarpetta nel 1887. Una delle caratteristiche di questa versione è l’iconica scena degli spaghetti, una di quelle introdotte da Totò alla sceneggiatura originale. 

Un americano a Roma (1954)


Nello stesso anno di Miseria e nobiltà esce un altro classico del cinema italiano, Un americano a Roma, diretto da Steno e interpretato da Alberto Sordi. Anche qui viene immortalato un famoso piatto di pasta, quello mangiato da Alberto Sordi dopo aver pronunciato la famosa battuta “Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno...!

.Brutti, sporchi e cattivi (1976)



Film agrodolce da non perdere, con un imponente Nino Manfredi. Si consiglia di vedere il film e di preparare il piatto di pasta gustato dal protagonista Giacinto (Manfredi). Gli ingredienti sono elencati da sua moglie Matilde (Linda Moretti): pasta corta (maccheroni), melanzane fritte, pomodoro, uva passa, pan grattato, noci, pecorino…e un ultimo ingrediente che potrete scoprire guardando il film, così da non gustarvi l’appetito con uno spoiler. 

Una vacanza del cactus (1981)



Gli esperti di commedia all’italiana conoscono Bombolo, al secolo Franco Lechner. 
In questo film il noto caratterista romano si cimenta in cucina, preparando la carbonara a degli entusiasti greci. I puristi osservano che la ricetta proposta non è corretta, perché Bombolo la prepara con la pancetta e non con il guanciale. Frase simbolo della scena è “la carbonara è un sogno.”

Il marchese del Grillo (1981)



Un boccone sfizioso per concludere: il capolavoro di Mario Monicelli, dove Alberto Sordi offre una delle sue interpretazioni più famose. 
Quando il protagonista Onofrio del Grillo (Alberto Sordi) invita a pranzo la cantante francese Olimpia (Caroline Berg), la porta a mangiare una specialità della cucina romana, i rigatoni c’a pajata, ben guardandosi dal dire subito alla ragazza cosa stesse mangiando. 

E con questo elenco di capolavori, culinari e cinematografici, non resta che augurare buon appetito e buona visione. 

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