Chi non ha mai sentito
parlare di Elena Ferrante? Da qualcuno è stata definita "la
scrittrice fantasma nota a tutti". In effetti l'autrice, da
diversi anni, fa impazzire il pubblico dei lettori italiani ed
esteri, ma nessuno sembra sapere chi sia. Solo i suoi editori, Sandro
e Sandra Ferri, da ben 23 anni sono a conoscenza della vera identità
di questa persona che è diventata un fenomeno letterario ed è pure
candidata al Premio Strega 2015.
La Ferrante, per chi non lo sapesse, ha sempre dichiarato che i suoi libri esistono come entità indipendenti, che non serve per forza una faccia da mettere sulla copertina. Vuole mantenere l'anonimato – dichiara – per proteggere la sua famiglia e chi le sta vicino, dati i tantissimi riferimenti autobiografici presenti nei suoi romanzi. E addirittura, all'inizio della collaborazione con la sua casa editrice, ha inserito nel contratto una clausola in cui viene specificato che lei deve avere rapporti solamente con i suoi editori e che tutti gli impiegati (traduttori, editor, correttori di bozze, ecc.) dovranno passare dai signori Ferri, che faranno da tramite.
La Ferrante, per chi non lo sapesse, ha sempre dichiarato che i suoi libri esistono come entità indipendenti, che non serve per forza una faccia da mettere sulla copertina. Vuole mantenere l'anonimato – dichiara – per proteggere la sua famiglia e chi le sta vicino, dati i tantissimi riferimenti autobiografici presenti nei suoi romanzi. E addirittura, all'inizio della collaborazione con la sua casa editrice, ha inserito nel contratto una clausola in cui viene specificato che lei deve avere rapporti solamente con i suoi editori e che tutti gli impiegati (traduttori, editor, correttori di bozze, ecc.) dovranno passare dai signori Ferri, che faranno da tramite.
«Non parteciperò a dibattiti e convegni, se mi inviteranno. Non andrò a ritirare premi, se me ne vorranno dare. Non promuoverò il libro mai, soprattutto in televisione, né in Italia né eventualmente all’estero. Interverrò solo attraverso la scrittura».
(da La frantumaglia)
Mentre qualcuno si chiede
chi andrà a ritirare il premio qualora la Ferrante dovesse vincere
lo Strega di quest'anno, le ipotesi sulla sua identità sono sempre
di più. Ho raccolto sul web le più gettonate, diamo un'occhiata:
- Goffredo Fofi (saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico, letterario e teatrale)
- Guido Ceronetti (poeta, filosofo, scrittore, giornalista e drammaturgo)
- Fabrizia Ramondino (scrittrice italiana, morta nel 2008)
- Mario Martone (regista teatrale e cinematografico e sceneggiatore)
- Sandro Ferri e Sandra Ozzola (gli editori di e/o)
- Anita Raja (traduttrice e saggista napoletana, moglie di Domenico Starnone)
- Domenico Starnone (scrittore e sceneggiatore italiano)
- Starnone e la Raja insieme
- un collettivo di autori (un po' alla Wu Ming)
Al momento non mi voglio
sbilanciare, anche se qualcuno lo ha fatto e ha affermato con
sicurezza che Elena Ferrante è in realtà la signora Raja. Nel
frattempo possiamo andarci a leggere La frantumaglia,
un libro pubblicato da e/o nel 2003, in cui vengono raccolte le
risposte dell'autrice alle mille e più domande che i fan le hanno
fatto negli anni, quasi come una sorta di grande intervista, ma anche
memorie della sua Napoli, appunti e stralci o racconti mai
pubblicati. La frantumaglia possiamo considerarlo come un
autoritratto di un fantasma, magari può aiutarci a farci un'idea.
Secondo voi chi è?
No, Federico Moccia che tenta di farci cambiare idea non conta.
No, Federico Moccia che tenta di farci cambiare idea non conta.
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