lunedì 23 febbraio 2015

Sempre più (s)fumati: Cinquanta sfumature di grigio, il film

Qualche tempo fa mi sono interrogata sul recente boom della letteratura (pseudo)erotica e in particolare sul grande successo della saga di Cinquanta Sfumature di E. L. James. Adesso, per puro masochismo – non sadomasochismo, eh! - ho deciso di farla completa e sono andata al cinema a vedere il film tratto dal primo libro della trilogia, la cui locandina dice "perdi il controllo". Maddeché????

Innanzitutto, sapevo di avere una tessera che mi avrebbe permesso di ottenere uno sconto sul biglietto in quel determinato cinema, ma al momento di pagare ho dimenticato di tirarla fuori accorgendomi troppo tardi di aver buttato ben 15 euro (eravamo in due) per un film di dubbio gusto. Entriamo in sala ad una settimana esatta dal lancio del film e, con mio sommo stupore, ho constatato che era praticamente vuota. Qualche ragazzina, tre o quattro coppie e due uomini di età avanzata da soli, uno dei quali era dietro di me e aveva un cappello (come la mamma mi ha insegnato, "diffidare sempre dagli uomini col cappello al cinema"!).
Ma comunque, prima ci fanno vedere i videoclip delle canzoni usate nel film e poi finalmente parte Cinquanta sfumature di grigio. Adesso mettetevi comodi, ché vi racconto la storia. Ci sono degli spoiler, quindi se non avete intenzione di andare a vedere il film o se già ne conoscete la trama, leggete pure, altrimenti fermatevi.

SPOILER!

Kate deve scrivere un articolo per il giornale dell'università ma purtroppo sta male e decide di mandare la sua coinquilina Anastasia (che però nel film non dice mai "chiamami Ana") ad intervistare il ricchissimo Christian Grey. La ragazza va e si trova davanti un uomo estremamente elegante, affascinante e tutto quanto, e dopo avergli fatto domande assurde se ne va. Nel frattempo lui, come uno stalker, viene a sapere tutto di lei e si presenta al ferramenta dove lei lavora. A lei viene quasi un infarto e insomma, si rivedono dopo un po' di tempo. Si piacciono, vogliono stare insieme ma lui è combattuto, non fa altro che dirle "devo stare lontano da te ma non ci riesco" e lei gli risponde "non farlo" (sì, esattamente come Twilight). Alla fine cedono, escono insieme e lui le spiega che non è fatto per le storie d'amore ma ha gusti particolari. E non intende dire che anche a lui la caponata piace col dado. Le fa firmare un accordo di riservatezza e le propone di stipulare un contratto in cui, in diversi punti, si spiega che a lui piace fare il dominatore e lei deve sottomettersi e non raccontarlo a nessuno. Lei, 'sta firma del contratto, se la porta per le lunghe, ma ad un certo punto viene fuori che lei non ha mai avuto nemmeno un rapporto normale, quindi lui risolve la situazione e Anastasia va in estasi. Poi, per farle avere un assaggio di ciò che avrà se firmerà il contratto, Christian la porta nella stanza dei giochi (che pare un incrocio tra una stalla e la stanza delle torture medievali), la lega, le dà qualche pacca sul sedere e si divertono. Più in là lei capisce che lui è un animo tormentato e vuole vedere a che livello può spingersi, quindi gli dice di farle le cose peggiori di cui è capace. Lui le dà sei colpi di cinghia sul popò, ma belli forti, lei piange, non vuole più vederlo, lo lascia e se ne va.

FINE SPOILER

La mia faccia alla fine del film

Una storia entusiasmante, vero? Io ho sbadigliato per due ore, interrotta ogni tanto dal bisogno di andare in bagno (non vedevo l'ora che arrivasse l'intervallo per farla) e dal mio accompagnatore che seguiva dal cellulare la partita di Europa League e ogni tanto esclamava "gooool". A bassa voce, s'intende, se no disturbavamo gli altri spettatori.
Ma dov'erano tutti gli allupati, le sognatrici urlanti e le urlatrici sognanti che mi aspettavo di vedere? E quelli che (come ho letto sul giornale) hanno deciso di consumare al cinema, tanto che hanno trovato preservativi usati nei bagni? L'avevano già visto nella settimana precedente oppure preferiscono gli spettacoli della sera? No, perché io sono andata a quello delle sei del pomeriggio, forse erano tutti a studiare o dovevano ancora uscire dal lavoro. Chissà!
C'è chi mi ha chiesto se il film fosse così spinto. Onestamente non sono un'esperta di film spinti, ma non capisco perché di lui si veda solo il popò (notevole, per carità, anche se Jamie Dornan non mi piace così tanto) e di lei si veda praticamente tutto. Non l'ho trovato così hot come immaginavo che fosse e, ovviamente, è inconcluso, dato che ci aspettano altri due capitoli della trilogia. Questo per rispondere al "ma che è? accussì finìu?" che ho sentito dietro di me quando sono partiti i titoli di coda.


Ieri ho scoperto casualmente che l'attrice che interpreta Anastasia, cioè Dakota Johnson, ha chiesto ai suoi genitori, Don Johnson e Melanie Griffith, di non andare a vedere il film. Che fai? Ti spogli completamente, giri scene hard e poi chiedi a mamma e papà di non guardare il tuo capolavoro perché ti vergogni? Che lo guardi tutto il resto del mondo non importa, vero? Cose strane di Hollywood che noi comuni mortali non possiamo capire...
Comunque, lo confesso, il film non è così bello pure perché è palesemente finto. Va bene, lui è ricchissimo, bellissimo, elegantissimo, tutto issimo, ma nella vita reale non capita a nessuna di gemere in quel modo solo per un bacio sul collo o sulle labbra, come non è credibile che ci si blocchi sul modo che ha lui di ticchettare con le dita sul tavolo. Se devo essere sincera, posso dire di aver gradito le scene in cui sorvolavano la città (non ricordo quale fosse, penso Seattle) con l'elicottero che guida lui (e vi pareva che non sapesse anche pilotare l'elicottero? Quello sa fare tutto). Finte anche quelle, ma carine. Il resto è un bel punto interrogativo.

Adesso aspettiamo un pochino, perché, sempre per il mio masochismo, mi sa che andrò a vedere anche gli altri due film, il nero e il rosso, che non è Stendhal al contrario né la bandiera del Milan.

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